La figura e l’opera di Biagio Marin, la “vose” di Grado, sono state applaudite all’Università di Pavia dove è avvenuta la presentazione del volume “I manoscritti di Pavia II. Le Poesie (1970-1972, 1982), I manoscritti di Trieste I. Quaderno n. 151 (1968-1972), I manoscritti di Grado I. Pagine dal «Bauletto di Pina»”, pubblicato nel 2024 da “L’Erma” di Breitschneider. L’incontro, ospitato nella storica Aula Alessandro Volta, si è aperto con i saluti del presidente del Centro manoscritti dello stesso ateneo, Giuseppe Antonelli, cui sono seguite le relazioni di Alia Englen, nipote dell’illustre poeta gradese, e di Renzo Sanson, curatori del volume, che hanno dialogato con Anna Modena, già docente di Letteratura dialettale nell’Università pavese. Era presente l’assessore alla cultura del Comune di Grado, Lidianna Degrassi, che ha portato i saluti del sindaco Giuseppe Corbatto e della comunità isolana, i quali hanno potuto seguire i lavori in diretta streaming.
L’assessore Degrassi ha, in particolare, sottolineato: “Noi gradesi conosciamo il nostro illustre concittadino soprattutto come poeta, meno come prosatore. Ma da qualche anno a questa parte, merito in particolare della compianta Edda Serra, lo si sta riscoprendo in questa seconda veste, anche se le sue pubblicazioni in prosa hanno visto la luce sin da quando lui era in vita. Non c’è dubbio che la celebrità di “Biaseto”, come noi gradesi lo chiamiamo affettuosamente, è quella di lui come poeta, tanto da averlo quasi portato al Nobel. Ma i suoi volumi in prosa non sono meno pregevoli. A questa specie si ascrive quest’ultimo volume, ancorché la poesia non sia del tutto assente. Sono riuscita a leggere parecchie pagine del corposo volume e devo dire che ho trovato un Marin filosofo, storico, opinionista politico di considerevole levatura. La sua prosa unita alla sua poesia fanno di Biagio Marin un grande intellettuale del Novecento italiano e noi gradesi ne siamo immensamente orgogliosi”.
A dimostrazione del fatto che l’amministrazione comunale in carica ha molto a cuore la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione del Fondo Marin, che raccoglie fotografie e documenti originali appartenuti al poeta in deposito nella Biblioteca civica “Falco Marin”, a fronte del fatto che le prime 2 mila fotografie sono già state lavorate, l’assessore alla cultura ha annunciato che nei prossimi giorni verrà presentata l’istanza di contributo alla Soprintendenza archivistica del Friuli Venezia Giulia per proseguire l’attività di digitalizzazione e di catalogazione delle ulteriori 6 mila fotografie. Quanto ai documenti, è in corso la procedura di insediamento della Commissione chiamata a valutare l’operatore economico più idoneo a svolgere l’attività di riordino e catalogazione, operatore scelto sulla base delle domande pervenute entro il 30 gennaio scorso rispondendo al relativo bando pubblico.
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In copertina, un’immagine di Biagio Marin che gli venne scattata da Alba Marchettot Marocco; all’interno, l’incontro all’Università di Pavia. Da sinistra, l’assessore alla cultura del Comune di Grado Lidianna Degrassi, Renzo Sanson, Alia Englen e Anna Modena.
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